RISCHIO CADUTE

La caduta di un paziente è determinata dalla perdita di equilibrio ed è caratterizzata dal fatto che l’evento avviene senza perdita di coscienza. Esistono diversi fattori a cui l’OSS deve prestare attenzione per valutare il rischio di caduta a cui è soggetto un paziente.

Ad esempio: se la persona ha avuto cadute precedenti il suo rischio di cadere di nuovo sarà maggiore, perché la persona ha una minor fiducia nelle sue capacità e avverte la paura di cadere di nuovo. Oppure, il rischio caduta aumenta se la persona ha problemi motori, alterazioni della vista o assume farmaci che influiscono sul suo stato di attenzione.

Il rischio di caduta può essere dovuto anche a fattori ambientali che possono risultare un pericolo per le persone fragili e determinare una caduta, come: mobilio posto nelle zone di passaggio, tappeti, scale senza corrimano o mancanza di maniglie in bagno per sorreggersi. Infine, il rischio può essere ricondotto alla tipologia di calzature indossate.

Esistono poi fattori di rischio intrinseci del rischio caduta che sono riconducibili all’età, alle patologie, ai problemi articolari e all’utilizzo di ausili per la deambulazione.

L’Operatore socio sanitario ha il compito di prevenire il rischio di caduta in tutti i modi possibili, osservando e provvedendo alla salvaguardia dell’assistito  in ambito domiciliare, ma anche all’interno di residenze e in ambito ospedaliero; l’OSS deve osservare lo stato generale del paziente e assicurarsi che durante la deambulazione la persona indossi scarpe chiuse, comode ma della giusta misura, che non ci siano nell’ambiente ostacoli come pedane, tappeti e che il pavimento non sia scivoloso; deve assicurarsi anche che nella zona del bagno sia presente un campanello in caso di necessità, che siano presenti maniglie a cui sorreggersi e che nelle altre zone gli oggetti di uso quotidiano siano facilmente raggiungibili.

Nel caso in cui l’assistito sia allettato, l’OSS invece deve sapere che il rischio caduta è sempre presente e aumenta in caso di forte deterioramento psichico. In questo caso viene messa in atto, secondo parere medico e sotto stretta sorveglianza e rispetto dei protocolli, la contenzione del paziente come strumento di prevenzione del rischio cadute, con modalità e tempistiche prestabilite.

Ultimo fattore, ma non meno importante: bisogna considerare che anche l’operatore è esposto al rischio cadute durante il servizio; per questo sono state predisposte le calzature idonee al lavoro e tutte le tecniche corrette per la movimentazione dei carichi e trasporto dei pazienti contenute nella legge 81 del 2008, la legge sulla sicurezza a cui l’OSS deve attenersi per evitare di procurare un danno all’assistito e a se stesso. 

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Categorie: Procedure

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