OSS IGIENE E COMPOSIZIONE DELLA SALMA IN UN PAZIENTE AFFETTO DA COVID-19

La diffusione della pandemia in tutto il mondo e la continua morte di persone a causa del Covid-19 ha determinato la definizione di pratiche specifiche in termini di igiene e composizione della salma nel caso in cui il paziente sia morto affetto da Coronavirus.

Quali sono le procedure da seguire da parte degli operatori OSS nel caso in cui dovessero trovarsi in una situazione di questo tipo? Abbiamo cercato di riportare tutte le informazioni nelle prossime righe di questo articolo. Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta.

Gestione delle salme e dei cadaveri con Covid-19

Il protocollo ha l’obiettivo di fornire indicazioni in merito alla gestione delle salme e dei cadaveri con sospetto di malattia dal Coronavirus e per la prevenzione della diffusione del suddetto virus.

La procedura deve essere applicata da personale sanitario e non sanitario di tutte le strutture aziendali, obitori, delle sale autoptiche ogni qualvolta si presenti un caso di decesso affetto da Covid-19.

Pertanto, nel momento in cui un paziente affetto da Coronavirus decede, il personale OSS deve indossare i dispositivi di protezione personale come mascherine FFP2/ FFP3, protezione facciale oppure occhiali, camice monouso e doppi guanti.

Quindi, deve applicare una maschera chirurgica alla salma per evitare la fuoriuscita di liquidi o aria. Successivamente, il medico deve eseguire l’ECG per 20 minuti e compilare il certificato necroscopico. Inoltre, deve avvisare telefonicamente il personale dell’obitorio che deve portare due body bags e la barella per il trasporto.

Per la gestione della salma, invece, bisogna avvolgere il corpo nel lenzuolo presente sul letto e cospargerlo con Antisapril. Successivamente, è necessario inserire il corpo all’interno delle due body bags che sono fornite dal personale dell’obitorio.

Il passo successivo è quello di cambiare i guanti esterni e sanificare il body bag esterno utilizzando Antisapril. Poi, sarà necessario trasportare la salma utilizzando le maniglie del body bag fuori dalla stanza e portarlo al personale dell’obitorio che non deve entrare assolutamente nella stanza.

Tutta la procedura di spostamento del defunto deve prevede la massima attenzione quando si movimenta la salma in maniera tale da fare minore pressione possibile su addome e torace per evitare l’espulsione di sostanza organiche dagli orifizi.

Al termine di questa procedura, si dovrà procedere alla sanificazione della stanza e all’igienizzazione delle mani una volta che sono stati rimossi i dispositivi di protezione personale. Tutti gli strumenti e tutte le superfici contaminate durante le procedure post mortem devono essere sanificati, compresa la cella frigorifero se si è resa necessaria la conservazione.

Le cartelle cliniche dei pazienti deceduti affetti da Covid-19 dovranno essere spedite all’Istituto Superiore di Sanità. Il personale di reparto deve provvedere a chiudere la cartella clinica entro 24 ore inviandola all’ufficio cartelle cliniche sottolineando che si tratta di morte da Covid-19.

Gestione della salma al DEA

Invece, nel caso in cui i pazienti sono giunti defunti al Dipartimento Urgenza e Accettazione (DEA) il personale OSS munito sempre dei dispositivi di protezione individuale dovrà effettuare le seguenti operazioni.

Quindi, la prima mossa è quella di applicare una mascherina chirurgica alla salma per evitare la fuoriuscita di liquidi oppure di aria. Successivamente, bisogna raccogliere (competenza infermieristica) le informazioni anamnestiche utili per capire se si tratta di paziente affetto da Covid-19 o meno.

Comunicare il sospetto diagnostico al personale che trasporta la salma affinché quest’ultimo possa utilizzare gli appositi DPI durante il trasporto e procedere alla successiva sanificazione del mezzo di trasporto. Inoltre, è importante che nel caso in cui si tratti di una salma sospetta, devono essere evitati il più possibile i contatti con i familiari. I contatti saranno possibili telefonicamente oppure indossando i dispositivi di protezione individuale e mantenendo le distanze raccomandate.

E’ importante ricordare che in caso di assenza di dati scientifici relativi alla gestione post mortem in caso di nuovo Coronavirus, si applicano le raccomandazioni del Ministero della Salute elaborate in accordo con l’Istituto Superiore della Sanità nel 2003. Queste vengono utilizzate per la prevenzione e il controllo della sindrome acuta respiratoria severa.

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