ALIMENTAZIONE A BASSO CONTENUTO DI SCORIE
Per alimentazione a basso contenuto di scorie si intende un regime alimentare povero di fibre, questo tipo di alimentazione è chiamata anche dieta a basso residuo.
Le fibre sono molto importanti per l’organismo ma ci sono alcune particolari situazioni in cui si rende necessaria una dieta a basso contenuto di scorie per un periodo limitato di tempo, ad esempio:
- Per potersi sottoporre a interventi chirurgici, terapie e ispezioni endoscopiche del tratto intestinale;
- Quando ci sono situazioni di intossicazione chimica o microbiologica;
- Quando intolleranze o allergie alimentari hanno alterato la flora e le funzioni intestinali;
- In caso di infezioni virali, parassitarie e batteriche del tratto intestinale;
- In caso si stiano seguendo alcune terapie farmacologiche;
- Quando si fa uso di lassativi;
- In caso di infiammazioni e infezioni transitorie o croniche del tratto intestinale (coliti, sindrome del colon irritabile, ecc.).
Cosa sono e a cosa servono le fibre
Le fibre sono un aggregato di molecole vegetali contenute nella maggior parte delle verdure, ortaggi, frutta, funghi, semi e altri alimenti di origine vegetale.
Nella normale alimentazione umana, seppur non siano tutte digeribili, le fibre svolgono tante funzioni molto importanti per l’organismo, ad esempio:
- Aumentare il senso di sazietà;
- Regolare, ridurre o modulare l’assorbimento di calorie, grassi e zuccheri nell’organismo;
- Grazie all’azione prebiotica, le fibre contribuiscono a una regolare attività della flora batterica intestinale, ovvero tutte le funzioni digestive e di assimilazione dei nutrienti svolte dai “batteri buoni” che sono situati nell’intestino;
- Regolare e facilitare le funzioni intestinali;
- Contribuire all’eliminazione delle tossine, soprattutto tramite la pulizia dell’intestino.
Quindi, l’essere umano, normalmente, ha bisogno di assumere una giusta quantità di fibre, altrimenti insorgerebbero tante complicazioni a carico dell’intestino che si potrebbero riflettere su tutto l’organismo.
Le fibre non sono tutte uguali e si differenziano sul piano chimico-fisico in:
- Fibre solubili in acqua, chiamate anche viscosa, poiché si sciolgono totalmente;
- Fibre insolubili come la cellulosa, la lignina e l’emicellulosa, che non si sciolgono ma fermentano nell’organismo aumentando in maniera significativa la quantità di feci.
In cosa consiste l’alimentazione senza scorie?
L’alimentazione senza scorie prevede un contenuto molto basso di fibre, quindi andranno esclusi dalla dieta:
- Verdura, ortaggi e tuberi;
- Cereali, crusca e derivati;
- Legumi e derivati;
- Semi oleosi e frutta a guscio (semi di girasole, mandorle, pistacchi, semi di lino, sesamo, noci, ecc.);
Inoltre, saranno necessari altri accorgimenti poiché ci sono alimenti e sostanze in grado di alterare l’attività intestinale, ovvero:
- Latte (soprattutto caldo), alimenti e bevande con aggiunta di lattosio e zuccheri;
- Spezie piccanti e irritanti della mucosa intestinale come peperoncino, pepe, zenzero, cumino, wasabi, curcuma, ecc.;
- Alimenti che causano intolleranze e allergie alimentari (che variano da persona a persona);
- Alimenti che rallentano la digestione.
Potranno essere mangiati con moderazione:
- Cereali raffinati e derivati farinacei raffinati;
- Ortaggi e verdure crude;
- Frutta e verdura sbucciata, ovvero privata della parte legnosa, da consumare preferibilmente sottoforma di centrifugati, estratti e spremute in cui viene eliminata la maggior parte delle fibre.
In generale, bisognerà:
- prediligere le cotture delicate come quella al vapore;
- mangiare verdure a foglia e ortaggi cotti, poiché la cottura ha un effetto pre-digestivo delle fibre;
- mangiare cibi facilmente digeribili e masticabili completamente, quindi privi di parti dure o legnose;
- preferire cibi poco lavorati e non elaborati;
- bere tanta acqua per reintegrare i liquidi non assunti con i vegetali;
- se necessario, assumere integratori probiotici, meglio se sotto consiglio medico.
Infine, una volta terminato il periodo di alimentazione povera di scorie, le fibre andranno reintegrate nella normale alimentazione in maniera graduale.