POLMONITE AB INGESTIS: COS’È, CAUSE, SINTOMI E TERAPIA
La polmonite ab ingestis è una patologia che si verifica quando corpi estranei entrano nei polmoni, per questo è chiamata anche polmonite da inalazione, che provocano infiammazioni, infezioni e problemi respiratori gravi.
I corpi estranei vengono inalati tramite bocca o naso e possono essere sostanze liquide o solide, come ad esempio cibi e bevande, vomito, succhi gastrici, oggetti di vario genere e provenienza, componenti di strumentazioni e dispositivi medici, sostanze chimiche, ecc.
Cause
L’inalazione di corpi estranei è spesso dovuta a incidenti o all’incapacità (momentanea o permanente) di controllare le azioni di respirazione e deglutizione nel modo corretto.
Per semplificare l’anatomia, possiamo dire che il cavo orale collega bocca e naso ad un singolo canale, ovvero alla faringe.
Dalla faringe si diramano sia la laringe, ovvero la parte iniziale dell’apparato respiratorio, sia l’esofago, ovvero la parte iniziale dell’apparato digestivo.
Quando mangiamo apriamo l’ingresso all’esofago e chiudiamo quello alla laringe, mentre quando respiriamo compiamo l’azione contraria. La coordinazione di chiusura e apertura alternata ai due apparati è regolata dall’epiglottide.
L’epiglottide, quando non funziona bene, permette a corpi estranei alla respirazione di entrare nella laringe e bloccarsi in qualsiasi struttura polmonare, in base alla loro grandezza. In questo modo ha inizio la polmonite ab ingestis.
Le cause di questa patologia sono dovute a:
- Vomito;
- Involontaria o volontaria inalazione di sostanze liquide o solide (oli, medicinali, sostanze chimiche liquide o solide, ecc.);
- Patologie a carico del tratto gastroesofageo, che causano la risalita dei succhi gastrici;
- Patologie neurologiche, che provocano problemi di deglutizione, ad esempio l’ictus;
- Stati di alterazione della coscienza o delle facoltà mentali;
- Utilizzo di dispositivi medici e procedure delle vie respiratorie o gastrointestinali, ad esempio sondini e tubi per gastroscopie, laringoscopie, ecc.;
- Cure dentali.
Normalmente, il nostro organismo riesce da solo a espettorare piccole quantità di sostanze estranee se inalate accidentalmente, ma se queste sono in grandi quantità o ci sono patologie che impediscono la capacità di espettorare, insorge la polmonite ab ingestis.
Sintomi
L’inalazione di sostanze estranee e tossiche provoca infiammazione e infezione ai polmoni, con eventuale occlusione delle vie respiratorie. Tutto ciò può portare a conseguenze anche gravissime.
I sintomi della polmonite da inalazione possono essere:
- Difficoltà nella respirazione e senso di soffocamento;
- Disfagia e dispnea lieve, acuta o cronica;
- Tosse;
- Secrezione polmonare di espettorato dal colore tendente al rosa e dalla consistenza spumosa o mucosa;
- Senso di fastidio al petto;
- Vomito;
- Cambiamento della voce con necessita di frequente schiarimento;
- Sibili o stridii durante la respirazione e la comunicazione;
- Febbre;
- Dolore ai muscoli, senso di stanchezza e malessere generale;
- Brividi e sudorazione fredda;
- Tachicardia e affaticamento;
- Iperventilazione;
- Dimagrimento;
- Dolore ai muscoli;
- Edema polmonare;
- Ipossiemia (diminuzione di ossigeno nel sangue);
- Pallore o cianosi (colorito della pelle tendente al blu).
Terapia
Il medico può avere il sospetto di polmonite ab ingestis in base ai sintomi e al racconto del paziente e prescrivere una cura antibiotica, ma per diagnosticarla con certezza si ricorre a:
- Esami ematochimici che individuano l’innalzamento degli indici di infiammazione;
- Radiografia RX, che individua e localizza la presenza e l’accumulo di sostanze estranee nei polmoni;
- Infine, l’analisi delle colture microbiologiche determina la natura e la composizione della sostanza.
Tutte e tre gli esami sono essenziali per poter formulare una diagnosi precisa e, soprattutto, individuare la causa della patologia.
La terapia per la cura della polmonite ab ingestis prevede l’azione combinata di medicinali che curano anche eventuali altri sintomi:
- Antipiretici, in presenza di febbre;
- Antidolorifici, in presenza di dolori e infiammazioni;
- Antibiotici, in presenza di agenti patogeni.
In alcuni casi, viene effettuato il drenaggio dei liquidi per via chirurgica o attraverso la pelle.
Infatti, la prognosi e la terapia variano in base alla causa, alla natura del materiale inalato e alla gravità della situazione complessiva: può capitare che la polmonite ab ingestis guarisca spontaneamente o con gli antibiotici, ma ci possono essere casi talmente gravi da richiedere la ventilazione artificiale e la somministrazione di un’adeguata quantità di ossigeno.
Nel caso di pazienti con difficoltà di deglutizione dovuta anche a patologie pregresse, in cui la somministrazione di alimenti e medicinali non può essere effettuata per via orale, si provvederà alla loro somministrazione endovenosa o, in altri casi, somministrando alimenti con particolari consistenze per ridurre il rischio di inalazione.
Nonostante si possa guarire dalla polmonite ab ingestis, essa può ripresentarsi. Quindi insieme ad essa devono venire curate anche le cause facendo prevenzione.
La prevenzione è importante anche in presenza di patologie con alto rischio di innesco di polmonite ab ingestis poiché il paziente non è consapevole delle sue azioni, come nel caso di patologie neurologiche e alterazioni permanenti della coscienza e delle facoltà mentali.