RIPOSO / SONNO
Il sonno è un processo fisiologico durante il quale si riducono notevolmente le reazioni agli input ambientali esterni. Il ritmo del sonno si modifica nel corso della vita secondo modalità variabili e soggettive. Dormire è una componente fondamentale per il mantenimento di una buona qualità della salute di ogni individuo. Il bisogno di riposarsi e di dormire deve essere assecondato poiché l’assenza di riposo e di sonno può dare origine a un numero elevato di disturbi quali:
-rallentamento ideo-motorio;
-difficoltà a memorizzare e a ricordare;
-tendenza a commettere errori;
-depressione ed esaurimento delle forze.
Ci sono molti fattori che influenzano il sonno: età, attività fisica, nutrizione, stress, malattia, farmaci e ambiente che ci circonda il sonno è caratterizzato principalmente da due fasi: fase REM e fase non REM. Nella fase REM, il sonno assume caratteristiche particolari, ’attività sognante diventa predominante e sia la circolazione sia l’attività respiratoria subiscono dei cambiamenti; questa fase si verifica 5 o 6 volte per notte. Nella fase non REM, il cervello è meno sollecitato e il sonno è più regolare. Abbiamo 4 diversi stadi di sonno: stadio 1 l’attività celebrale rallenta è uno stadio veglia dove vi è un rilassamento ad occhi chiusi; stadio 2 sonno leggero l’attività celebrale è molto rallentata e si ha uno stadio di sonno in rilassamento ad occhi chiusi, stadio 3 sonno profondo questo è il primo vero sonno e dura circa la metà del tempo del sonno totale, infine lo stadio 4 stadio profondo effettivo questa è la fase di sonno profondo nella quale il nostro organismo si rigenera. Non esiste una durata massima di sonno, è molto soggettiva, ma l’importate è la qualità del sonno. In genere una persona adulta dovrebbe dormire circa otto ore al giorno, i neonati possono dormire anche sedici, diciassette ore al giorno. Il riposo può essere considerato come una sensazione soggettiva di pace, sollievo e rilassamento che implica l’allontanamento a livello sia fisico che mentale di qualsiasi cosa che disturbi o preoccupi. L’anziano dorme circa 6-7 ore per notte, tuttavia la qualità del sonno è assai diversa da quella del giovane infatti è molto più frammenta da momenti di veglia ed è a volte più suscettibile ai possibili disturbi ambientali. In molti casi si può soffrire di insonnia, apnea notturna e ipersonnia. L’insonnia è un disturbo caratterizzato dall’impossibilità di addormentarsi o di dormire per un tempo ragionevole durante la notte. Se l’insonnia continua per più di alcune notti di seguito può divenire “CRONICA” e causare un deficit del sonno. L’apnea notturna è una sospensione del respiro per un periodo di diversi secondi, mentre l’ipersonnia è un eccessivo o prolungato sonno dell’individuo, costante nel tempo, associato alla difficoltà di svegliarsi, nel riuscire a rimanere svegli o ad ebbrezza da sonno. Il riposo/sonno di un assistito ospedalizzato è ostacolato da una serie di fattori oltre che il malessere e il dolore del processo di malattia, da un ambiente da un contesto in cui è difficile ritrovare le condizioni di tranquillità di assenza di stimoli. Il compito di noi oss è quello di individuare il bisogno di riposo/sonno di ogni assistito e mettere in atto tutto ciò che può soddisfarlo. Lo stato sonno-veglia deve essere conservato, mantenuto e protetto il più possibile. Dobbiamo sempre essere informati sulle abitudini del paziente e cercare, nei limiti del possibile di soddisfarle, un fattore di fondamentale importanza, da parte dell’oss, è il controllo del microclima, eliminare i fattori di disturbo come può essere un’illuminazione troppo alta, assicurare le cure igieniche, allestire il comodino con tutto il necessario per far sentire sicuro e a proprio agio il paziente e rassicurare il paziente con un tono pacato.