FEBBRE E PROCEDURA

 

La febbre

La febbre è un meccanismo di difesa messo in moto dall’organismo per difendersi dalle infezioni. Essa comporta un’alterazione del sistema di termoregolazione dell’uomo, con conseguente aumento della temperatura corporea rispetto ai valori considerati normali (intorno ai 36-37°C).

Ci sono diversi livelli di febbre:

  • Febbricola: se la febbre non supera i 38°C
  • Febbre lieve: temperatura compresa tra 38-38,5°C
  • Febbre moderata: 38,5-39°C
  • Febbre elevata: 39-39,5°C
  • Iperpiressia: 39,5°-41°C

Inoltre, la febbre può avere diversi andamenti:

 

  • Febbre continua: la temperatura raggiunge una certa soglia e si mantiene costante durante tutta la fase dell’acme febbrile. È tipica di patologie quali per esempio la polmonite, e solitamente ha una defervescenza veloce;
  • Febbre remittente: la temperatura subisce delle oscillazioni quotidiane, senza mai scendere sotto la soglia febbrile. È solitamente indice di infezioni di tipo virale;
  • Febbre intermittente: alternando periodi di apiressia (assenza di febbre) ad altri di piressia/iperpiressia (febbre, anche molto alta). Di norma è legata ad un’infezione.

 

Infine, è possibile distingue tre fasi febbrili:

  • Fase prodromica: è la fase d’ascesa della temperatura corporea ed è caratterizzata da contrazioni muscolari involontarie (brividi) e vasocostrizione periferica con piloerezione (pelle d’oca);
  • Fase dell’acme febbrile: l’alterato sistema di termoregolazione fa sì che venga mantenuta la temperatura sul nuovo valore. Il paziente avverte calore, presenta pelle calda ed eritematosa (arrossata), può presentare cefalea, dolore muscolare, oliguria (riduzione della diuresi), agitazione, anoressia, nausea e aumento della frequenza cardiaca e respiratoria;
  • Fase di defervescenza: è causata dall’interruzione della produzione di pirogeni e dal ripristino del sistema di regolazione che torna a essere tarato al normale valore di 37 °C. Per tornare alla temperatura corporea idonea vengono attivati i meccanismi di termodispersione e il paziente avrà dunque sensazione di calore, sudorazione e vasodilatazione periferica. Questa fase può essere più o meno rapida, a seconda di quanto è veloce l’eliminazione della causa della febbre. La defervescenza può avvenire quindi in modo graduale o repentino, prendendo il nome rispettivamente di “defervescenza per lisi” o “defervescenza per crisi”.

 

 

Le sedi più comuni di rilevazione 

  • Retto
  • Bocca
  • Ascella
  • Membrana timpanica
  • Arteria temporale.

 

Trattamento

Quando ci si accinge al trattamento della febbre è bene ricordare che deve essere curata la causa della febbre e non la febbre in sé. Per cui il primo passo è cercare la causa della febbre, così da effettuare una diagnosi corretta e cominciare una terapia consona.

La febbre non comporta solo aspetti negativi, al contrario, ci sono molti aspetti positivi. Tra questi, è bene ricordare che le alte temperature prodotte dalla febbre provocano:

  • la morte di molti microrganismi
  • l’aumento della funzione di difesa dei globuli bianchi
  • l’aumento della produzione di alcune sostanze battericide e anti-tumorali.

Tuttavia, gli aspetti negativi dello stato febbrile risultano spesso difficili da tollerare, in quanto la febbre può portare a convulsioni febbrili e disidratazione.

Quando la febbre è elevata ed è associata ad uno stato di malessere generale, è consigliabile l’utilizzo di antipiretici. Gli antipiretici, tuttavia, devono essere sempre assunti con giudizio e moderazione e nel caso in cui i sintomi persistessero, è necessario rivolgersi ad un medico.

 

Procedura per l’uso del termometro timpanico attualmente il più utilizzato:

  • Lavaggio sociale delle mani
  • Indossare guanti monouso
  • Salutare e informare il paziente
  • Controllare le condizioni del canale uditivo
  • Posizionare il termometro con il corrisponda monouso, dopo averlo acceso all’ingresso del canale uditivo e quando l’apparecchio suona rimuoverlo e vedere la temperatura
  • Rimuovere il coprisonda monouso e smaltirlo
  • Annotare la temperatura in cartella
  • Seguire le indicazioni della casa produttrice per la pulizia e la disinfezione del termometro timpanico

Comunicare all’infermiere eventuali alterazioni rispetto ai valori normali


FILIPPO ORALI

Fermarsi significa retrocedere.

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