PROCEDURA E L’IMPORTANZA DEL BAGNO A LETTO
Il bagno a letto viene eseguito dall’operatore socio-sanitario per rispondere al bisogno di igiene personale di tutto il corpo della persona che presenta una condizione di impedimento alla mobilità che può essere temporaneo, in quanto dovuto a patologie, ingessature ecc.. oppure permanente, per cause patologiche, a causa dell’obesità o a un particolare stato di necessità, oppure può essere dovuto anche ad impedimenti di tipo psichico o da condizioni socioculturali sfavorevoli.
Bisogna prendere in considerazione, perciò, il livello di autonomia del paziente e le sue caratteristiche personali per evidenziare il suo bisogno di igiene e la frequenza con il quale deve essere eseguito il bagno a letto. Durante l’esecuzione della procedura, l’operatore socio-sanitario oltre all’igiene, raccoglie dati molto importanti, perché l’esecuzione del bagno a letto gli permette di valutare le condizioni generali della persona, lo stato della cute e le condizioni psichiche; al tempo stesso la pratica assistenziale permette di instaurare e rendere più solida la relazione d’aiuto nei confronti del paziente e di osservare la capacità della persona di soddisfare in modo autonomo il suo bisogno, quindi di valutare le sue capacità residue.
Per garantire il maggior benessere possibile della persona l’OSS deve garantire la privacy ed accertarsi che l’informazione data all’assistito venga compresa per ottenere la collaborazione durante tutta la manovra. Ricordiamo che il bagno a letto consiste nella somma dell’igiene di tutte le parti del corpo del paziente e che gli scopi di questa procedura sono molti, infatti dal punto di vista prettamente fisico lo scopo è di eliminare gli odori sgradevoli, pulire le mucose e la cute al fine di prevenire le infezioni e le lesioni da pressione; al tempo stesso l’operatore ha come obiettivo di osservare lo stato delle mucose e della cute, favorisce il movimento e quindi riattiva la circolazione favorendo il benessere generale della persona, e contribuisce anche a mantenere il corpo nel suo stato fisiologico e dal punto di vista psicologico la persona si sente meglio perché migliora l’immagine che ha di se stessa, si rilassa e approfondisce la relazione di aiuto con l’operatore sociosanitario attraverso la comunicazione.
L’operatore per eseguire il bagno a letto, dopo aver considerato le capacità di movimento del paziente per prima cosa esegue il lavaggio sociale delle mani e prepara il materiale occorrente per la procedura che consiste in: guanti monouso, una brocca con l’acqua tiepida, detergente, due catini, traverse impermeabili monouso, manopole monouso, teli per asciugare il corpo, padella, tutto l’occorrente per la cura delle unghie e dei capelli, la biancheria pulita personale, la biancheria pulita per il letto, il carrello per la biancheria sporca e il contenitore per i rifiuti.
A questo punto l’operatore si presenta nella camera di degenza del paziente lo identifica, si presenta e si occupa di garantire efficacemente la sua privacy facendo uscire se ci sono persone nella stanza, ponendo un paravento nei confronti degli altri pazienti e chiudendo la porta; poi l’OSS si preoccupa di controllare che il microclima sia adeguato alla procedura da eseguire, controlla che le finestre siano chiuse e poi procede ad informare l’assistito che si andrà ad eseguire un bagno a letto; una volta accertato che l’assistito abbia compreso ciò che gli è stato detto e ottenuto il suo consenso, l’operatore procede a scalzare la biancheria del letto togliendo soltanto la coperta e il copriletto e poi aiuta il paziente a raggiungere la posizione più idonea, di solito la posizione semi-seduta oppure supina.
Poi protegge il letto con una traversa impermeabile monouso e aiuta il paziente a togliersi gli indumenti e copre con il lenzuolo superiore le zone non interessate progressivamente al lavaggio; a questo punto procede con l’igiene in questo ordine: viso, collo, arti superiori, torace e dorso, lavando e tamponando per asciugare le zone lavate, poi aiuta la persona ad indossare la biancheria pulita, sostituisce il catino e prosegue con l’igiene degli arti inferiori e dell’addome sempre lavando, sciacquando e asciugando tamponando le zone pulite.
Infine, posiziona la padella per l’igiene perineale ed esegue l’igiene intima, aiuta il paziente a raggiungere la posizione di decubito laterale per completare la pulizia della zona lombosacrale e del dorso, asciuga tamponando tutta l’area e poi aiuta la persona a indossare i restanti indumenti puliti ed infine esegue il rifacimento del letto con la biancheria pulita. L’OSS al termine della procedura aiuta il paziente ad assumere una posizione comoda e confortevole, riordina il materiale e la camera, smaltisce il materiale utilizzato e documenta la procedura effettuata; infine informa il personale infermieristico nel caso in cui durante la procedura abbia riscontrato anomalie a livello tissutale, generale o psichico della persona.