MOBILIZZAZIONE E DEAMBULAZIONE
Ogni volta che l’Operatore socio sanitario deve eseguire una mobilizzazione di un paziente oppure deve aiutarlo nel processo di deambulazione la prima cosa della quale deve preoccuparsi è di aver ricevuto le adeguate informazioni da parte dell’infermiere, del medico o del fisioterapista perché l’OSS deve essere consapevole della patologia dell’utente, del suo piano di recupero e delle manovre che è possibile far compiere all’assistito in sicurezza e quelle assolutamente da evitare.
In linea generale, è importante valutare il grado di collaborazione di ogni singolo paziente per prevedere l’intervento di due o più operatori, l’utilizzo di ausili per la mobilizzazione, per il trasporto e l’utilizzo di appositi dispositivi o presìdi. Per prima cosa l’OSS valuterà lo stato di coscienza dell’assistito, la sua capacità di comunicare e di comprendere, il suo stato psico-fisico generale, la necessità di più operatori e degli ausili per la mobilizzazione come: i teli ad alto scorrimento, le tavole a rullo, cinture ergonomiche, la tavoletta per il trasferimento, barelle regolabili in altezza, sedie a rotelle e sollevatore.
Il telo ad alto scorrimento è un telo realizzato in materiale con basso attrito ed è utilizzato negli spostamenti in assenza di dislivello, ad esempio per il trasferimento dalla barella al letto e viceversa ma sono utilizzati anche per la movimentazione del paziente nel letto; la tavola a rullo, detta anche Roller, è una tavola ricoperta da un telo rotante ad alto scorrimento che si utilizza per spostare il paziente da un sito ad un altro con lieve dislivello; le cinture ergonomiche sono fissate alla vita dell’assistito e servono per sostenere il busto, soprattutto con il paziente parzialmente collaborante, e permettono il passaggio da seduto alla posizione eretta in modo agevole da parte dell’operatore che guida il movimento senza sollevare l’assistito; la tavoletta viene utilizzato per non sollevare il paziente nel trasferimento dal letto alla sedia a rotelle e può essere usata in assenza di dislivello; le barelle regolabili in altezza si affiancano al letto durante lo spostamento dalla barella al letto, utilizzando un’altezza efficace allo spostamento; la sedia a rotelle è l’ideale per gli spostamenti e ricordiamo che l’operatore è tenuto a controllarne la sua integrità e a mantenerla frenata durante gli spostamenti per la sicurezza del paziente e non creare situazioni di rischio caduta; il sollevatore è l’ausilio che serve per sollevare i pazienti non autosufficienti e trasferirli in sicurezza dal letto alla sedia a rotelle e viceversa.
Ogni ausilio per la mobilizzazione rappresenta un aiuto concreto per l’assistito, per la sua sicurezza e per il suo senso di dignità e autonomia, inoltre è di sollievo per il lavoro dell’operatore e per la salvaguardia del proprio rachide, ma nonostante ciò, durante ogni movimentazione l’Operatore socio sanitario segue le indicazioni espresse nella normativa sulla sicurezza, la legge 81 del 2008 per cui: posiziona il letto ad un’altezza adeguata, allarga la base d’appoggio dei suoi piedi e il suo baricentro e per ogni spostamento avvicina il più possibile il suo corpo al carico da sollevare.
Per quanto riguarda la deambulazione, come ben sappiamo, è un processo grazie al quale è possibile spostarsi nell’ambiente, soddisfare i propri bisogni ed è il processo attraverso il quale vengono stimolate le funzionalità di tutti gli apparati dell’organismo, proprio per quest’ultima funzione importantissima è compito dell’Operatore socio sanitario stimolare e favorire in tutti i modi possibili la deambulazione perché previene tutte le patologie da allettamento a carico del sistema respiratorio, cardiocircolatorio e per la prevenzione delle lesioni da pressione.
I pazienti hanno modalità di deambulazione stabilite singolarmente dal fisioterapista e l’Operatore socio sanitario deve attenersi scrupolosamente alle prescrizioni mediche sia per quanto riguarda la modalità, sia per quanto riguarda i tempi e il percorso da effettuare, sempre nel rispetto dei tempi del paziente e secondo le sue necessità.
L’OSS nel caso del paziente collaborante supporta l’alzata in piedi e accompagna costantemente l’assistito durante la deambulazione, l’operatore sarà sempre a stretto contatto con l’assistito per evitare il rischio cadute e provvedere a tutte le sue necessità, controlla l’ambiente circostante rendendolo il più sicuro possibile, rimuove ostacoli che potrebbero essere di impedimento, controlla lo stato del pavimento per valutarne la sicurezza e le calzature indossate dal paziente.
Nel caso dell’utilizzo di un deambulatore l’operatore si pone alle sue spalle sostenendo il paziente con le mani poste lateralmente al torace, mentre se la deambulazione avviene senza deambulatore, l’operatore si pone davanti al paziente porgendogli gli avambracci come punto di appoggio oppure si pone di lato prendendo l’assistito sottobraccio.