APPARATO RIPRODUTTIVO

L’apparato riproduttivo permette all’essere umano di riprodursi tramite il rapporto sessuale e vi sono significative differenze tra quello femminile e quello maschile.

Abbiamo parlato in modo approfondito degli organi e delle strutture anatomiche che compongono l’apparato genitale femminile in questo articolo, mentre puoi trovare informazioni sugli organi che compongono l’apparato genitale maschile in questo articolo.

Come avviene la riproduzione degli esseri umani?

Gli esseri umani si riproducono sessualmente tramite fecondazione del gamete femminile da parte del gamete maschile.

Il liquido seminale maschile è composto da diverse sostanze, tra cui i gameti maschili, ovvero gli spermatozoi.

Le vescicole seminali, la prostata e le ghiandole bulbo-uretali producono la sostanza vischiosa che costituisce lo sperma, i testicoli producono spermatozoi e ormoni maschili.

Gli spermatozoi sono composti da testa e coda, quest’ultima acquisisce la capacità di movimento durante la maturazione che dura 18-24 ore e avviene in due canali chiamati epididimi.

La capacità di movimento permetterà agli spermatozoi di percorrere le strutture anatomiche, prima maschili e poi femminili, per raggiungere l’ovulo femminile da fecondare.

L’ovulazione avviene circa 14 giorni prima del ciclo mestruale successivo. In un ciclo regolare di 28 giorni l’ovulazione si verifica al quattordicesimo giorno. In questo periodo le ovaie producono l’ovulo e lo rilasciano nelle Tube di Falloppio mentre l’utero inspessisce la sua parete interna (ovvero l’endometrio) per prepararsi a ricevere un eventuale ovulo fecondato.

L’ovulo arriva a metà delle Tube di Falloppio più o meno il quattordicesimo giorno dell’ovulazione e resta disponibile alla fecondazione per circa 24 ore.

Quando gli spermatozoi raggiungono le Tube di Falloppio, uno solo potrebbe riuscire a penetrare nell’ovulo per fecondarlo.

Lo spermatozoo, entrando nell’ovulo, perde la coda e lo feconda trasmettendo il cromosoma X o Y.

Il cromosoma X è quello che darà luogo a un nascituro di sesso femminile, il cromosoma Y di sesso maschile.

Una volta fecondato, l’ovulo prende il nome di zigote e raggiunge l’utero entro tre o quattro giorni dividendosi in sedici cellule uguali tra di loro.

Una volta raggiunto l’ovaio, lo zigote diventa morula e, dopo due giorni, si annida nell’endometrio per proseguire le sue fasi di trasformazione e crescita che lo porteranno a diventare un embrione accolto in ciò che poi diventerà sacco amniotico e placenta.

Nella placenta, l’embrione riceve il nutrimento e l’ossigeno necessari per svilupparsi, mentre nell’organismo della donna inizierà ad essere rilasciato l’ormone HCG che, tra gli altri ruoli, comunicherà alle ovaie di non produrre altri ovoli poiché è in corso una gravidanza.

L’embrione, nelle fasi successive diventerà feto e il suo sviluppo completo avverrà in circa 9 mesi, fondamentali per lo sviluppo e la crescita di organi, ossa e di tutte le altre parti del corpo.

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