SVENIMENTO

Quando si parla di svenimento spesso ci sono termini che possono essere confusi ma l’Operatore Socio Sanitario, data la sua formazione, sa riconoscere ed intervenire quando si presenta un paziente che sviene e conosce la differenza tra lo stato di svenimento inteso come lipotimia e quello inteso come stato di sincope.

Quando un paziente ha una lipotimia subisce una improvvisa perdita di forza, estesa a tutto il corpo e accusa uno stato generalizzato di estrema debolezza a causa di una temporanea riduzione di apporto di sangue al cervello ma nonostante ciò mantiene lo stato di coscienza.

Uno stato di lipotimia può essere causato da un’emorragia, da un calo ipoglicemico, da calore eccessivo, dalla riduzione della frequenza cardiaca o da un elevato grado di stanchezza ecc.. La lipotimia si manifesta senza alcun preavviso e il paziente prova una o più sensazioni spiacevoli e un malessere generalizzato come: nausea, vertigini e oscuramento della vista, può provare freddo, la pelle appare pallida, fredda e sudata e la frequenza cardiaca è debole e lenta.

In questa circostanza quali sono gli interventi che deve mettere in atto un Operatore Socio Sanitario? Se la persona è in piedi, l’OSS si occupa di sorreggerla per evitare che cada e con accortezza, la aiuta a mettersi in posizione supina a terra e solleva gli arti inferiori di trenta gradi per far affluire una maggior quantità di sangue al cervello in breve tempo, se ci sono persone intorno chiede loro di allontanarsi per facilitare la respirazione del paziente e allenta gli abiti dell’assistito che costringono il corpo come: pantaloni, cravatta, colletto e cintura per agevolare il circolo sanguigno.

Nel caso in cui invece il paziente che ha una lipotimia avverta una forte nausea, l’Operatore Socio Sanitario lo aiuta ad assumere la posizione laterale di sicurezza e nel caso in cui risulti difficoltoso raggiungere la posizione supina manterrà e sosterrà la persona in posizione seduta, con il busto e la testa rivolti verso il pavimento.

Leggermente diverso è lo svenimento dato da una sincope, che avviene anch’essa in modo repentino ma si differenzia dalla lipotimia perché, oltre all’incapacità del corpo di mantenere la posizione eretta, la persona ha una improvvisa perdita di coscienza dovuta ad  una alterazione del flusso sanguigno, per cui si verifica uno scarso apporto di sangue al cervello che può essere anche di breve durata.

La sincope avviene più frequentemente in pazienti con problemi cardiovascolari o neurologici, ma può presentarsi anche in altre circostanze e se di lunga durata può procurare gravi danni celebrali. L’Operatore Socio Sanitario come interviene in caso di sincope? analogamente alla condizione di lipotimia si occupa di sostenere la persona e farle assumere la posizione supina e di alzare gli arti inferiori di trenta gradi per favorire l’apporto di sangue al cervello, allontana le persone intorno per migliorare la respirazione, allenta gli abiti o tutto ciò che costringe il corpo e controlla la frequenza respiratoria e la frequenza cardiaca.

Quando un paziente è in questo stato l’Operatore Socio Sanitario è a conoscenza che determinate azioni potrebbero compromettere maggiormente la condizione dell’assistito, quindi per salvaguardare lo stato già problematico del paziente, si occupa di informare tutti i presenti di non dare da bere alla persona, perché il rischio di soffocamento è molto elevato, di non fare assumere alcolici al paziente che, essendo vasodilatatori, provocherebbero un ulteriore abbassamento della pressione sanguigna e di non fare assumere la posizione eretta alla persona immediatamente dopo lo svenimento, perché è alta la probabilità che svenga nuovamente.


FILIPPO ORALI

Fermarsi significa retrocedere.

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