RAPPORTO E CONTRATTO DI LAVORO

Il rapporto di lavoro è determinato dal contratto collettivo nazionale del lavoro, ne esiste uno per la sanità privata e uno per la sanità pubblica. Parliamo del rapporto di lavoro per la sanità pubblica che concerne diritti e doveri del dipendente. 

La costituzione del rapporto di lavoro nella sanità pubblica è determinata dall’idoneità acquisita in un concorso pubblico, a cui segue poi un periodo di prova in base alla fascia di appartenenza. La classificazione del personale della sanità pubblica è articolata in queste fasce: A, B, Bs, C, D, Ds. 

Per le categorie A e C sono previste 5 posizioni economiche mentre per le categorie D e DS ne sono previste 6. Il tempo del periodo di prova è della durata di 2 mesi per le categorie A e B, mentre è di 6 mesi per tutte le altre categorie. 

All’interno del contratto di lavoro viene definita la  fascia di appartenenza, tutti i diritti e i doveri del dipendente e dell’azienda.

Nel contratto nello specifico si parla:

  • dell’orario di lavoro che nel pubblico è di 36 ore settimanali, per le quali il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutive ogni 24 ore. Per quanto riguarda il part-time nel pubblico, viene costituito al momento dell’assunzione e concesso secondo una programmazione annuale di fabbisogno di personale e su richiesta del dipendente per esigenze personali. L’amministrazione può addirittura decidere di pubblicare un bando per creare una graduatoria ed assegnare le priorità, ma comunque la percentuale dei lavoratori part-time non deve superare il 25% dei dipendenti.
  • del diritto ad una giornata di riposo settimanale, ove non sia possibile, devono essere assicurati 2 giorni consecutivi ogni 15 giorni.
  • delle ferie e sanità pubblica si ha diritto:
  • Per chi ha il contratto a tempo indeterminato con un tempo di lavoro articolato su 6 giorni, ha 32 giorni e 4 festività soppresse.
  • Per chi ha il contratto a tempo indeterminato con un tempo di lavoro che si articola su 5 giorni, ha 28 giorni e 4 festività soppresse.
  • Per chi ha il contratto a tempo determinato o per i neoassunti (per la durata dei primi 3 anni) ha 30 giorni e 4 festività soppresse.
  • dei permessi retribuiti per partecipare a concorsi, esami o corsi di aggiornamenti e si ha diritto fino a 8 giorni all’anno o congedi specifici riservati al dipendente (con almeno 5 anni di anzianità nella stessa azienda ospedaliera), riservati al 10% del personale.
  • del diritto allo studio universitario, post-universitario o di altre qualifiche che rilascino un titolo professionale per il quale sono riservate 150 ore massime all’anno e sono destinate al 3% del personale in servizio.
  • dei giorni di permesso: 3 giorni per il lutto, 3 giorni per motivi personali, 15 giorni consecutivi in caso di matrimonio, 3 giorni per presenza in tribunale, un giorno per la donazione sangue e uno per i seggi elettorali.
  • dei permessi orari che il dipendente può richiedere, ma che non possono superare la metà dell’orario del suo lavoro giornaliero e non possono superare comunque le 36 ore all’anno, questi permessi orari devono essere recuperati entro il mese successivo perché, in caso di mancato recupero, avverrà una decurtazione dalla retribuzione.
  • della malattia, per la quale il dipendente pubblico conserva il posto di lavoro per un massimo di 18 mesi in un triennio, invece in caso di grave malattia verranno aggiunti altri 18 mesi e il trattamento economico rimarrà invariato nei primi 9 mesi, poi sarà del 90% i successivi 3 mesi e del 50% i successivi 6 mesi. Dopodiché manterrà il rapporto di lavoro dipendente ma non verrà retribuito.
  • dell’infortunio per il quale invece spetta la normale retribuzione. Esistono poi condizioni eccezionali di lavoro straordinario del dipendente pubblico che può essere retribuito o recuperato con i riposi.
  • dei provvedimenti disciplinari, dovuti alle mancanze del dipendente pubblico, che danno luogo a rimproveri verbali, scritti, multe di importo variabile, sospensione dal servizio con privazione della retribuzione fino a 10 giorni, sospensione dal servizio, licenziamento con preavviso e senza preavviso.
  • dell’estinzione del rapporto di lavoro che avviene quando il dipendente pubblico raggiunge l’età massima prevista dall’ordinamento vigente (cioè l’età pensionabile), per licenziamento o dimissioni, decesso o superamento del periodo di malattia definita dal contratto collettivo nazionale, per infortuni, malattie professionali o infermità che precludano la capacità lavorativa, licenziamento per grave violazione del codice disciplinare o perdita della cittadinanza.

FILIPPO ORALI

Fermarsi significa retrocedere.

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