DIFFERENZA TRA MINZIONE E DIURESI
Minzione e diuresi sono termini che si associano al bisogno di eliminazione urinaria ma con significati differenti: la minzione è il processo sfinterico attraverso il quale l’urina, contenuta nella vescica, viene eliminata dall’organismo all’esterno. La minzione è quindi l’insieme dei processi fisiologici involontari e volontari che consentono il passaggio dell’urina contenuta nella vescica, attraverso tutta la lunghezza dell’uretra, all’esterno del corpo.
Il processo di espulsione avviene in questo modo: quando la vescica si riempie di circa 400ml di urina raggiunge un volume di circa 16-18cm; a questo punto il nostro corpo invia un segnale alla corteccia celebrale, tramite il nervo pudendo, per avvisare che la vescica è quasi piena; quindi, il cervello invia impulsi anti-minzione allo sfintere urogenitale per trattenere volontariamente l’urina nella vescica. Questo avviene fino al raggiungimento dei 700-800ml di urina, dopodiché lo stimolo urinario diventa impellente ed è necessario lo svuotamento vescicale perché lo sfintere urogenitale non è più capace di trattenere l’urina. In media in ventiquattro ore si hanno dalle tre alle cinque minzioni nell’adulto, mentre nel bambino si ha una frequenza maggiore.
La diuresi invece è la quantità totale di urina prodotta dai reni ed espulsa dall’organismo nell’arco delle ventiquattro ore, e nell’individuo adulto può arrivare ad un volume urinario che varia circa dai 1500-2000cc. Il compito dell’Operatore sociosanitario è di verificare che il bilancio dei liquidi in entrata e in uscita dall’organismo sia nella norma, per scongiurare lo stato di disidratazione nel paziente.
Qualora il bilancio idrico presenti delle alterazioni, l’operatore sociosanitario deve farlo presente all’infermiere e su attribuzione dello stesso provvederà al ripristino dell’idratazione controllando l’assunzione di liquidi. Inoltre, l’OSS deve tenere in considerazione che la diuresi può variare in base a determinati fattori come: il tipo di dieta che si sta seguendo, la temperatura ambientale, la quantità di liquidi ingeriti e di sale, le caratteristiche dei cibi assunti, la traspirazione, la sudorazione, l’aspetto emotivo e le attività svolte.